martedì 29 marzo 2011

Colpevole e straniero: un processo letterario

"Persino da un banco di imputato è sempre interessante sentir parlare di sé. Durante le arringhe del p.m. e del mio difensore si è effettivamente parlato molto di me... L'avvocato ammetteva la colpabilità, ma con attenuanti; il p.m. denunciava la colpabilità, ma senza attenuanti... A volte ero tentato di intervenire e allora l'avvocato mi diceva: stia zitto,  è meglio per lei. Avevano l'aria di trattare la cosa al di fuori di me. Si decideva la mia sorte senza il mio intervento... ma dopo averci riflettuto un po' non avevo da dire nulla."
da Lo straniero
Come nuovo articolo della sezione Law and Literature vogliamo questa volta affrontare direttamente un testo narrativo, in particolare "Lo straniero" di Albert Camus, come esemplificazione della presenza del diritto nella letteratura.

venerdì 25 marzo 2011

Beccaria e il paradosso della volontà di uccidere

Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio - Cesare Beccaria

Citazioni  e massime dall'opera di questo enorme pensatore del 1700  hanno stimolato un dibattito giuridico, politico e sociologico che è ancora vivo e attuale al giorno d'oggi. Come molti altri, sono affascinato dall'idea che un autore, la cui filosofia giuridica "dei delitti e delle pene" venne posta nero su bianco più di 200 anni fa, possa avere immaginato e proposto conclusioni tanto moderne. In particolare, personalmente, attribuisco  alla citazione su riportata un valore decisivo per far propendere verso una soluzione che rinneghi la pena di morte.

martedì 22 marzo 2011

La Pubblica Amministrazione digitale: un giro di boa per la nostra PA o un'ennesima lettera morta?

Il 10 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, con cui il governo, alla fine dello scorso anno, ha introdotto il nuovo codice dell’amministrazione digitale. L'entrata in vigore del decreto è avvenuta il 25 gennaio di quest'anno.Secondo il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, una nuova normativa che aggiorni il vecchio codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82) è necessaria sia per adeguarsi alle moderne tecnologie informatiche sia per attuare i contenuti della “riforma Brunetta” (decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) e i suoi principi ispiratori: meritocrazia, premialità, trasparenza e responsabilizzazione dei dirigenti nella PA. 

sabato 19 marzo 2011

Decreto Milleproroghe poco trasparente ma impellente

Quando un termine sfiora le nostre orecchie più volte al giorno è necessario capire di che cosa si tratti. "Milleproroghe approvato!", "Maxi emendamento al Milleproroghe!", "Milleproroghe incostituzionale!", "Fiducia alla Camera, sì al Senato per il decreto Milleproroghe!". Tutte frasi costantemente ripetute nell'ultimo periodo ai telegiornali, nelle rassegne dei giornali e in ogni discussione politica. Ma cosa è? Cosa indicano queste espressioni?
Innanzitutto con decreto Milleproroghe si intende nel gergo politico-giornalistico italiano un decreto legge del Consiglio dei Ministri volto a prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso. (cit. Wikipedia) 
Un decreto legge consiste in un atto avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità ed urgenza dal GovernoEntra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma gli effetti prodotti sono provvisori e precari. Questi atti perdono infatti efficacia sin dall'inizio (cioè retroattivamente) se il Parlamento non li "converte" in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione. 
L'ultimo decreto di questo tipo è il 225/2010, approvato il 25 dicembre dello scorso anno e, successivamente, convertito e modificato con Legge n.10/2011, pubblicata in Gazzetta  Ufficiale lo scorso 26 febbraio. Proprio intorno a quest'ultima votazione del Parlamento si sono suscitate le polemiche.

martedì 15 marzo 2011

Quote rosa nei consigli di amministrazione: nuovo disegno di legge

L'8 marzo è appena passato e le donne hanno come di consueto festeggiato nel giorno a loro dedicato la giornata internazionale della donna, comunemente detta festa della donna. E' un evento nato nel lontano 1911 con un duplice obbiettivo: da un lato, ricordare e promuovere il processo di emancipazione sociale, politica ed economica che vedono la donna coinvolta e, dall'altro, di denunciare le violenze ad i soprusi a cui è ancora sottoposta in molte parti del mondo.
All'indomani della loro giornata e sulla spinta di questa si profila all'orizzonte una lieta notizia per le donne italiane "in carriera", è stato infatti approvato in Commissione Finanza al Senato un disegno di legge che vorrebbe introdurre una riforma sulla composizione dei consigli di amministrazione (CdA) e consigli di sorveglianza (CdS) delle società per azioni quotate in borsa. In particolare, si vogliono aprire le porte di questi organi - centri nevralgici per l'operato di queste persone giuridiche - ad una maggiore presenza femminile.

sabato 12 marzo 2011

Ripudio dei propri governi

"Quale governo, si domanda, è il migliore? Quello che ci insegna a governarci da soli."     -     Johann Wolfgang von Goethe
In un presente cosi turbolento, scolpito giorno dopo giorno da sempre nuove e crescenti manifestazioni di rivolta contro i propri governi, questa domanda di J. W. Goethe - pensatore e scrittore del XVIII secolo - pare decisamente attuale.
Senza distinzioni geografiche, dall'Africa, con i numerosi e violenti focolai di rivolta nei vari Stati del Maghreb,  all'Europa,  dove rappresenta ormai un record mondiale il caso del  Belgio (nel quale sono ormai più di 8 i mesi trascorsi senza che sia stato nominato un nuovo esecutivo dopo la caduta del precedente). Dal sud al nord, dai paesi sostanzialmente democratici a quelli solo ufficiosamente tali, si è levato un vento di democrazia. Non si sa da dove spiri ma si conosce sicuramente dove vuole giungere.
Molti popoli nelle piazze principali delle loro capitali stanno oggigiorno manifestando, anzi combattendo e morendo, per un nuovo governo. Sono stufi, esausti di chi li rappresenta, di chi decide per loro da anni, da decenni e desiderano nuovi leader, nuovi politici per il loro Paese. Ma perché un governo non piace? Perché volerne un altro con cosi tanto ardore?

martedì 8 marzo 2011

Come si crea una festività? Il 17 marzo: festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia

Come tutti sanno il 17 marzo prossimo venturo sarà, solo per quest'anno, un giorno di festa nazionale in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. La scelta di sospendere le attività per l'intera giornata ha suscitato intense polemiche nel mondo politico e anche discussioni intorno alle tavole delle famiglie italiane.
Ma, una volta presa la decisione, come si fa a "creare" una festa?
La risposta alla domanda è semplice e curiosa allo stesso tempo: con una legge. Anzi, più precisamente in questo caso con un decreto legge. Dico curiosa perché sebbene, come ho detto, le polemiche siano scoppiate recentemente con la seduta del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio 2011, la scelta in realtà fu presa addirittura l'anno scorso.

venerdì 4 marzo 2011

Qualificazione del binomio: "federalismo fiscale"

Tema molto caldo nel dibattito politico italiano di questo periodo è il  federalismo fiscale. Dato che, molto probabilmente, sarà uno dei nodi centrali del programma di governo nel prossimo futuro e, se approvato, comporterà un cambiamento importante nell'assetto dei rapporti concreti Stato-Enti territoriali (Regioni, Provincie e Comuni) vorremmo qui iniziare a descriverne alcuni aspetti. Naturalmente, senza pretesa di esaustività e completezza, cercherò di soffermarmi su alcune problematiche giuridiche, non politiche.
Innanzi tutto è da segnalare che il termine "federalismo" è usato in modo improprio.