Molti sono i lavoratori e gli studenti che, soli, sono costretti a spostarsi in auto ogni giorno o più volte nell'arco di una settimana. Il servizio di carpooling è funzionale proprio per trovare passaggi in auto, inquinare meno e risparmiare di più. Tra l'altro a favorirne la diffusione sono indubbiamente la crisi economica e i rincari dei prezzi dei carburanti e dei pedaggi autostradali.
Ma cosa distingue il carpooling dal "vecchio" autostop?
Direi la sicurezza. I passaggi si possono prenotare online e non tramite contatto diretto sulle strade dei singoli privati fruitori di questo servizio all'avanguardia. La prenotazione online consente di tracciare chi offre e chi prenota dei passaggi, requisito indispensabile per poter intervenire in caso di rischi per la sicurezza e controlli.
Molti sono i siti che offrono questo servizio (ad esempio http://www.roadsharing.com/ o anche http://www.viavai.com/ e http://www.postoinauto.it/ ) strumenti utili per trovare compagni di viaggio che vadano nella stessa direzione , per fornire punti di incontro fra chi cerca e chi offre passaggi. Il tutto per risparmiare, inquinare meno e fare nuove amicizie.
Il divario italiano rispetto ad altri paesi europei, come la Germania e la Francia , è ancora notevole nel senso di una minore diffusione del carpooling fra le persone. Addirittura sulle strade degli USA sono presenti intere corsie riservate ai veicoli condivisi. Pian piano anche gli italiani si stanno informando a riguardo e anche il blog "Leggendoci" vuole dare un contributo in questo senso.
Per abituare ad una mobilità sostenibile nella città di Milano è stata lanciata una prima iniziativa per rendere gli spostamenti in automobile più rispettosi dell’ambiente e ridurre le emissioni di CO2. Autostrade per l'Italia ed il gruppo Sia-Ssb (Società Interbancaria per l’Automazone-Società per i Servizi Bancari) hanno stipulato un accordo per favorire l’utilizzo del carpooling tra i propri dipendenti, con particolari agevolazioni tariffarie ed incentivi (es. sconti sui pedaggi o parcheggi). Nel capoluogo lombardo il servizio di carpooling riguarda già 2500 pendolari che si sono organizzati per dividere quotidianamente l’auto nel tragitto verso il luogo di lavoro e poi verso casa. Si ricevono facilitazioni notevoli: riduzione delle spese per il carburante, per i pedaggi autostradali e anche per la manutenzione del veicolo. Tutte queste infatti vengono ripartite tra chi condivide lo stesso mezzo di trasporto. "Autostrade spa" ha anche dedicato a tutti i pendolari di quella tratta il sito www.autostradecarpooling.it.
Se generalizzata, sarebbe questa una soluzione ottimale e non momentanea (quale ad esempio un blocco domenicale della circolazione stradale) per il problema dell’eccesso di smog che affligge la città.
Ma perchè le soluzioni migliori devono essere prese solo da singoli lavoratori o imprese, dai privati quindi? Ciò comporta la limitata estensione territoriale del servizio e la sua effimera diffusione. Perchè invece di un accordo locale tra società non si agisce a livello nazionale? Si tratterebbe di adottare una legge o un decreto o un regolamento facilmente condivisibili dalle varie parti politiche. Non coinvolge una scelta ideologica, ma una decisione d'interesse generale e, forse per questo, quasi utopica.
Collegamento ad un articolo del blog su un recentissimo disegno di legge del Ministero dell'Ambiente che cerca di aumentare la sostenibilità ambientale dei trasperti istituendo una giornata nazionale a favore della bicicletta: Il "Bici-day" promosso da un disegno di legge del Ministero dell'Ambiente
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Direi molto esauriente come spiegazione.
RispondiEliminaGrandi due macchie! Luca Cardani!
è un dover informare i propri amici quando si viene a conoscenza di determinate informazioni, che in parte ci accomunano! grazie luca ;-)
RispondiEliminaQuando vivevo in Germania ho spesso fatto ricorso al carpooling e ne ho apprezzato, oltre alla convenienza, la possibilità di conoscere e confrontarmi con le persone più disparate e bizzarre. Credo che il successo riscosso dal carpooling nell'Europa continentale sia dovuto, oltre che a ragioni di carattere culturale, anche agli elevati costi dei trasporti ferroviari (a parità di chilometri, un biglietto ferroviario, in Germania, costa almeno il triplo che in Italia). Come si è fatto notare nell'articolo, i vantaggi discendenti dal ricorso al carpooling, al livello economico, sono innegabili. Perché questa pratica possa diffondersi sempre più anche dalle nostre parti, credete che sia più utile un articolo come il vostro, oppure una massiccia politica normativa, magari statale? Personalmente, sono convinto che il vostro post possa risultare molto più incisivo di un intervento pubblico "dall'alto": la missione di Duemacchie, il passaparola, il fruscìo di una notizia possono attrarre, coinvolgere e persuadere altre menti. A volte,a mio modo di vedere "le soluzioni migliori" vengono davvero scovate dai privati. Questa è stata, in effetti, l'enorme potenzialità rinvenuta nel cittadino dal legislatore della riforma del titolo V, che, enunciando il principio della sussidiarietà orizzontale, all'ultimo comma dell'art.118, ha riconosciuto allo Stato, ma a partire dagli enti territoriali, un ruolo meramente promozionale dell'iniziativa privata, e niente di più.
RispondiEliminaVi seguo sempre. Grazie del servizio che ci offrite.
Un abbraccio da Formia,
francesco
grazie francesco, amico e collega! ci hai mostrato con poche parole un grande feedback che ci rende orgogliosi del nostro piccolo ma continuo lavoro... un grazie affettuoso da duemacchie! i nostri post, come tu dici, entrano nel web come il fruscio del vento e questa idea di leggerezza, di bellezza ci accompagna nello scrivere... quando vuoi aspettiamo tue proposte :-) un abbraccio
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