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venerdì 3 maggio 2013

Fingere di essere un altro via email, in chat o su facebook è reato?

Forse non tutti sanno che molte condotte quotidianamente poste in essere in rete integrano in realtà la fattispecie di un reato del nostro codice penale. Al giorno d'oggi è molta la confusione che viene creata in ambito socio giuridico, spesso si qualificano delle condotte totalmente lecite come reati (si pensi all'omosessualità) e al contrario si "depenalizzano" molte azioni che sono invece illeciti penali o amministrativi descrivendoli come banali sgarri, errori o furberie (si pensi all'evasione fiscale). In questo articolo vi proponiamo una chiarificazione giuridica riguardo ad un reato in particolare, in nome di una conoscenza corretta dell'ordinamento giuridico, a cui dobbiamo sempre far riferimento per indirizzare il nostro agire. 
Un caso realmente successo: Tizio creava un account di posta elettronica con il nome di una ignara signorina, Caia. Conseguentemente, gli utenti con cui corrispondeva sotto il falso nome di Caia, credevano erroneamente di interloquire proprio con quest’ultima. A causa di tale condotta posta in essere dall’imputato, la vera Caia riceveva telefonate erotiche, ovvero veniva contattata al fine di fissare appuntamenti a finalità sessuale. Il tutto, ovviamente, nella assoluta incredulità della ragazza, la quale – quantomeno in un primo momento – non riusciva a darsi una spiegazione plausibile di tale fenomeno.

venerdì 19 aprile 2013

Crisi, reati e circoli viziosi

Nel passato più remoto si pensava che a delinquere fossero solo i non abbienti, che i reati contro il patrimonio fossero commessi solo da chi fosse indigente e era diffuso il modo di dire "più poveri, più crimini". Successivamente, una volta compresa la dinamica e l'incisività dei c.d. reati dei colletti bianchi, si è capito che a delinquere è l'uomo in generale e non un suo stato (la povertà). In realtà quella credenza in tempi di crisi riacquista veridicità e necessita di una reinterpretazione e spiegazione, ciò che ci apprestiamo appunto a fare. 
Il legame tra crisi economica e criminalità non è certamente una novità per gli scienziati sociali e nemmeno per gli economisti. Molti sono gli studi effettuati e le prove empiriche trovate a sostengo di questo nesso causa-effetto che da ciclicamente affligge, con percentuali più o meno elevate, tutte le società. E' risaputo infatti che la riduzione delle opportunità nel mercato del lavoro rende relativamente più vantaggioso il perseguimento di attività criminose. Riassumendo i risultati di recenti studi, due solo le modalità con cui questo fenomeno di stretta causalità si verifica. 

mercoledì 10 aprile 2013

L'incendio del Reichstag punito in violazione del principio di irretrattività della pena

Se apriamo un qualunque manuale di diritto penale siamo certi di trovarvi all'inizio, dopo la menzione delle fonti, l'elencazione dei principi che governano questa materia e che, probabilmente ancora più rispetto ad altre, sono da ritenersi fondamentali. Il diritto penale riguarda infatti la sorte di diritti personalissimi delle persone ed è storicamente stato troppo spesso un meccanismo discrezionalmente posto al servizio delle autorità piuttosto che una fonte di affermazione della volontà sociale.
I principi che si sono venuti elaborando alle spalle di numerose applicazioni irrazionali delle norme penali, sostanziali e processuali, forniscono oggi, a tutti i cittadini (non solo ai ricchi), una cupola di protezione verso uno "Stato di polizia", verso amministrazioni autoritarie o magistrati arbitrari. Oggi noi abbiamo acquisito mentalmente tali norme di garanzia tant'è che problemi riguardo ad una loro violazione si pongono di solito in ambiti piuttosto tecnici. Ma non dobbiamo eccessivamente dare per scontato ciò che non è "naturalisticamente" indispensabile al funzionamento di una societas giuridica (primordiale). Ecco perché continuiamo a studiare i principi, necessariamente presenti in una civiltà evoluta, e le loro fonti.
Proprio di uno di questi, in particolare del principio di irretroattività della legge penale sfavorevole, vorrei parlare brevemente e, in aggiunta, portare, a riprova dello sforzo continuo necessario per non perdere la funzionalità, un esempio di una sua famosa violazione storica.

lunedì 11 marzo 2013

La storia del carcere tra passato, presente e futuro

Il carcere è il simbolo del nostro sistema penale ed il perno attorno al quale ruota ancora oggi tutto l'apparato delle sanzioni criminali. Indubbiamente la pena detentiva è, a giorni nostri, un istituto che viene applicato meno frequentemente che in passato (cresce infatti statisticamente l'applicazione delle pene pecuniarie e delle altre misure alternative o sostitutive alla detenzione) e con modalità meno severe. Questa diversificazione delle pene, frutto del crescere della civiltà in ogni paese, è puntualmente accompagnata da una evoluzione giuridica in senso ampliativo delle garanzie dei cittadini di fronte al potere punitivo dello Stato.
Nel nostro ordinamento un fondamentale passo in questo senso si è avuto con l'introduzione della Carta Costituzionale nel 1948 il cui articolo 27 terzo comma sancisce che:
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato."
Si comprende così l'incompatibilità stessa della detenzione con l'obbiettivo di "rieducare" il condannato con lo scopo di reinserirlo nella società una volta scontata la sua pena.

venerdì 4 gennaio 2013

Una legge contro l'anoressia nella moda

A volte la legge "constata" semplicemente ciò che la prassi, il comportamento diffuso fra i protagonisti di un certo settore ha già acquisito. Altre volte invece  vi aggiunge qualcosa o concretizza le idee portate avanti da un troppo poco numeroso gruppo di soggetti per potersi già chiamare "consuetudine". E' questa seconda operazione che consente di innovare dal "centro" imponendo agli operatori regole che essi non hanno già fatto totalmente proprie o che tentano di praticare ma in modo incostante. Certamente la scelta di una legge che impone non è la preferibile ma a volte si rivela efficace. Abbiamo già in passato espresso la nostra convinzione sull'utilità di introdurre, ad esempio, le c.d. quote-rosa in alcuni settori di occupazione tradizionalmente maschile e lo abbiamo sostenuto sulla base di questa semplice considerazione: è vero che si giunge ad un risultato (la presenza femminile) imposto, ma è un risultato che si sarebbe dovuto probabilmente per maggior tempo attendere in assenza di tali imposizioni. Dal momento in cui sarà realizzato, per obblighi di legge, c' da sperare che, col tempo, entri nella coscienza comune (degli uomini, ma soprattutto delle donne) e le norme impositive potranno essere abbandonate (poiché ne sarà venuta meno la utilità).
Più o meno lo stesso meccanismo si è recentemente verificato con una iniziativa legislativa molto innovativa che è stata votata in Israele, della quale vorrei rendere conto nelle prossime righe. 

giovedì 25 ottobre 2012

Il cloud computing per il 2.0 e i problemi giuridici da esso creati

Avevamo già parlato di “cloud” in passato evidenziando come all'interno della cornice tracciata da questo termine trovino collocazione alcuni dei problemi giuridici maggiormente in diffusione con i quali gli esperti di diritto dell'informatica debbono confrontarsi.
Ma che cosa è precisamente questo “cloud”? Come funziona dal punto di vista informatico? E quali sono, infine, i problemi di diritto che in concreto esso crea? Proveremo, in questo articolo, ad abbozzare una risposta a queste complicatissime domande, ovviamente senza pretese di esaustività.

Con il termine inglese cloud computing (traducibile in “nuvola informatica”) si indica un insieme di tecnologie che permettono al cliente, sfruttando un servizio offerto da un provider, di memorizzare, archiviare ed elaborare dati grazie all'utilizzo di risorse hardware e software distribuite in rete.

giovedì 13 settembre 2012

Cosa si intende per sicurezza e standard di sicurezza informatica?


Il tema della sicurezza informatica, è diventato di stringente attualità, balzando all’attenzione di sviluppatori di software (ma anche giuristi), in seguito alla crescita esponenziale dell’uso di strumenti informatici e di internet da parte della collettività.
Ma che cosa si intende realmente con l’espressione “sicurezza informatica”?
Essa indica quel ramo specifico dell’informatica che si occupa delle misure in grado di assicurare all’utenza autorizzata l’accesso a tutti e soli i servizi previsti da contrattazione o regolamentazione amministrativa, nei tempi e nelle modalità previste in tali strumenti. Tale attenzione degli sviluppatori di software per gli aspetti di sicurezza nei programmi o nell’invio e ricezione di dati confidenziali o protetti, è la risultante della crescita nell’uso di strumenti informatici ed internet.

lunedì 3 settembre 2012

Il "parental control": una censura privata segno di libertà e responsabilità

Sebbene agli occhi di tutti possa sembrare che il Governo Monti si occupi solo di salvare la nostra Italia dalla crisi economica in realtà incanala le sue energie anche in altri settori concernenti la vita quotidiana di tutte le famiglie italiane, tra cui quello delle reti televisive e della tutela dei minori.
In Italia vige in materia un codice di autoregolamentazione televisivo, legge n.122/2004, per cui sono le reti emittenti stesse ad autocensurarsi prima di mandare in onda un telefilm, un film o una trasmissione durante la fascia protetta (ore 07.00-22.30).
Lo scorso giugno, tuttavia, il Governo ha emanato un decreto legislativo, su delega del Parlamento, al fine di adeguare la legislazione italiana alle norme europee in tema di protezione dei minori davanti alla televisione. La ratio perseguita dal legislatore è stata quella di attuare un giro di vite sulla programmazione "oscena" e porre dei limiti più ferrei alle tv aumentando la tutela dei minori. 
Il provvedimento infatti elimina definitivamente la possibilità di inserire in un palinsesto televisivo (a qualsiasi ora della giornata) film vietati ai minori di 18 anni e programmi che possano nuocere gravemente allo sviluppo psicofisico dei minori inoltre il bollino rosso deve restare in onda per tutta la durata del programma e i film violenti e pornografici possono essere trasmessi solo dai canali a pagamento.

martedì 31 luglio 2012

Riflessioni sull'arbitrato giuslavoristico

La riforma del lavoro in Italia,su cui tanto si discute negli ultimi mesi, ha il macro obiettivo di rispondere a molte esigenze imminenti, tra cui quella di creare un nuovo assetto normativoorientato verso una prospettiva di crescita al fine di realizzare un mercatodel lavoro dinamico, flessibile e inclusivo. La riforma, così come è stataapprovata in Parlamento lo scorso 27 giugno, mira a ridistribuire più equamentele tutele dell’impiego. A questi fini si è previsto di modificare la disciplinadel licenziamento individuale con la previsione di un procedimento giudiziariospecifico per accelerare i tempi di risoluzione delle liti; rendere piùefficiente l’assetto degli ammortizzatori sociali; contrastare gli abusisull'utilizzo alcuni istituti contrattuali (es. ore di ferie, straordinari,permessi, ecc…) con evasione degli obblighi contributivi e fiscali; instaurarerapporti di lavoro più stabili, con rilievo prioritario al lavoro subordinato atempo indeterminato (forma comune di rapporto di lavoro); valorizzarel’apprendistato per l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, promuovere lamaggiore inclusione delle donne e dei lavoratori ultracinquantenni nella vitaeconomica.

sabato 30 giugno 2012

Praha-Pankrac: viaggio dentro una prigione moderna

Per un articolo un po' diverso dal solito vi vogliamo raccontare brevemente quella che è stata una nostra esperienza di vita molto significativa che abbiamo avuto l'opportunità di sperimentare grazie all'Università che frequentiamo. E' bene sottolineare infatti che l'impostazione giornalistica della narrazione e il fatto che raccontiamo, forse per la prima volta su questo blog, un'esperienza vissuta sulla nostra pelle non comportano un troppo netto allontanamento dagli argomenti che siamo soliti trattare. 
L'esperienza di cui parlo è la visita al carcere di Pankrac a Praga, capitale della Repubblica Ceca, effettuata, insieme ad altri sudenti, lo scorso 11 Maggio.

Arrivando a piedi dal centro della città la struttura non si vede essendo al centro di un grande isolato sui cui lati sono erette altre costruzioni. L'ingresso è piuttosto piccolo, c'è una saletta d'aspetto e uno stretto corridoio con degli armadietti nei quali veniamo invitati a depositare telefoni, macchine fotografiche, oggetti di metallo e anche tutto ciò che non desideriamo portare all'interno. Ovviamente questo è solo il primo degli accorgimenti che servono a tutelare la riservatezza dei detenuti, la sicurezza della prigione e il segreto di Stato sulle strutture carcerarie.

lunedì 28 maggio 2012

Mafia, prestanomi e riciclaggio: immissione di capitali illeciti nel mercato


Capita spesso sui giornali di leggere notizie di imprenditori indagati per essere prestanomi di organizzazioni mafiose ed, in quanto tali, accusati di finanziare le loro imprese con proventi derivanti da attività delittuose. Ci si chiede come funzioni questo meccanismo di finzione e perché se una attività di per sé lecita (ad esempio quella di una clinica sanitaria privata) se finanziata con soldi “sporchi” diventi, per questo unico motivo, illecita. Ovviamente essendo consapevoli delle numerose imprecisioni che commetteremo lungo la strada nonché delle peculiarità dei vastissimi esempi di casi concreti che impediscono di fornire una categorizzazione generale certa e assoluta del fenomeno, ci interessa affrontare questo argomento.

lunedì 23 aprile 2012

La politica fiscale e i risultati statistici nei primi mesi del 2012

La lotta all'evasione in Italia è sempre al centro dell'informazione mediatica e, sembrerebbe negli ultimi tempi, anche dell'agenda politica del Governo. In questi giorni sono molti i temi di cui si discute riguardanti nello specifico le entrate tributarie. Da un lato la battaglia dell'opinione pubblica contro l'eccessiva pressione fiscale che si è raggiunta nel nostro paese (con tributi pagati mediamente dai "soliti" onesti) e, di risposta a queste istanze, la proposta del Governo di creazione di un fondo permanente dove confluiscano i proventi della lotta all'evasione in modo che possano essere utilizzati, successivamente, per allentare le morse del fisco. Dall'altro lato, proprio con riferimento ad una accentuazione della lotta contro gli evasori, il prossimo 30 Aprile sarà una data importante: sarà infatti il giorno in cui le norme sullo Spesometro pensate e approvate lo scorso anno giungeranno ad una prima applicazione pratica con l'obbligo per i commercianti di comunicare al Fisco i dati degli acquirenti per tutte le vendite di importo superiore ai 3600 euro effettuate negli ultimi sei mesi del 2011. Dati che serviranno per controllare, in modo comunque estremamente garantistico per il contribuente, chi dichiara meno dell'effettivo tenore di vita.

mercoledì 11 aprile 2012

Il decreto "Semplifica Italia" come promotore effettivo di democrazia

Lo scorso 4 Aprile è stato approvato in via definitiva dal nostro Parlamento il decreto "Semplifica Italia", con un contenuto molto "ricco" e importante per tutti i cittadini e per le imprese: le norme che lo compongono hanno, infatti, lo scopo di semplificare la burocrazia e incentivare lo sviluppo di alcuni settori economici. Il Governo italiano nella figura del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patron Griffi, ha sponsorizzato l'avvenuta innovazione attraverso un chiaro opuscolo informativo delle principali "semplificazioni" attuate. Il presupposto di un proficuo funzionamento del nuovo sistema è, in primo luogo, una conoscenza dello stesso da parte dei destinatari, ossia i cittadini. Ricorda giustamente il Ministro come"per i cittadini e per le imprese conoscere le nuove norme sia essenziale per far valere i propri diritti". 

martedì 3 aprile 2012

"Quarta generazione" delle telecomunicazioni: un traguardo ancora lontano!

L'Italia non è considerato, a ragione, un Paese all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, se raffrontato con quelli già industrializzati. L'ennesima riprova di questo la possiamo trovare in una recente vicenda che interessa da vicino almeno tutti i possessori di uno smartphone di ultima generazione. Mi riferisco al problema della liberalizzazione delle frequenze al fine di introdurre la tecnologia 4G per la navigazione tramite dati cellulare.
Differentemente da USA, Giappone, Australia, Corea, Paesi scandinavi, la "fourth generation" (4G)  di strumenti per la comunicazione mobile in Italia è ancora ben lontana dall'essere attuata soppiantando l'attuale 3G. In particolare, e per quello che in questo blog interessa, è una recente decisione del Tar Lazio che rischia oggi di rallentare ulteriormente la modernizzazione italiana.

venerdì 30 marzo 2012

Università fantasma: tra incubo e legalità

I fantasmi non esistono solo nei sogni ma anche nella realtà. Ma chi sono i fantasmi? Non si tratta solo di antenati o di paure recondite che ognuno di noi antropomorfizza; non si divertono ad essere “ghost” solo le persone fisiche ma, se ancora non lo sapete, anche le persone giuridiche. E molto ha colpito noi studenti universitari la notizia dell’esistenza di una università "fantasma", capace di pubblicizzarsi, laureare, essere pagata, ma in definitiva inesistente nella realtà.

martedì 13 marzo 2012

La vita e la morte per il diritto

La nascita e la morte di un uomo sono eventi naturali che il diritto classifica come "fatti" e che prende in considerazione in numerosissime disposizioni. Escludendo la trattazione delle implicazioni giuridiche che tali fatti comportano, vogliamo incentrare l'attenzione sul rinvio che viene fatto dal diritto alle medicina, proprio per spiegare e constatare questi eventi biologici. Il diritto non sempre è autosufficiente, completo e autonomo, molti sono i campi in cui deve necessariamente "chiedere" l'ausilio di altre discipline tecniche e scientifiche, quali la medicina, la biologia, la chimica e molte altre.

giovedì 8 marzo 2012

I "contratti alieni" provengono da marte o sono figli della nostra terra?

I diritti dei paesi angloamericani (c.d. diritti di common-law) sono sorti alle loro origini come diritti non scritti, in cui l'assenza di una legislazione generale e astratta era compensata da una giurisprudenza molto sviluppata, creatrice del diritto per analogia e interpretazione. Le classificazioni giuridiche hanno tradizionalmente contrapposto a tali ordinamenti i diritti dei paesi romanisti (c.d. diritti di civil-law) caratterizzati invece da un diritto codificato e scritto, la cui fonte di produzione primaria era la legge. 
Questa basilare differenza è col tempo venuta meno (almeno per alcuni aspetti), poichè da una parte i paesi di common-law hanno legiferato e dato maggior importanza alle norme giuridiche scritte, mentre dall'altra i paesi di civil-law, di fronte all'inerzia di legislatori contraddittori e poco chiari, hanno ampliato gli interventi giurisprudenziali, in modo che da casi singoli e concreti si possano trarre o creare interpretazioni e applicazioni innovative del diritto. 

giovedì 16 febbraio 2012

Il valore legale della laurea, perchè eliminarlo?


Il governo Monti sta discutendo su una riforma dell’università che potrebbe avere effetti assai rilevanti e particolarmente innovativi rispetto agli interventi succedutisi negli ultimi venti anni. Quattro sarebbero le questioni in discussione: 

- eliminazione del vincolo del tipo di studio per l’accesso ai concorsi pubblici,
- eliminazione del valore del voto di laurea nei concorsi pubblici,
- valutazione differenziata della laurea a seconda della qualità della facoltà/università di provenienza,
- eliminazione o riduzione del peso della laurea nei concorsi pubblici.

mercoledì 4 gennaio 2012

Vietato sputare!


L'atto di sputare da semplice gesto di profonda maleducazione può essere sanzionato come un vero e proprio reato, così è stato deciso dalla nostra suprema Corte. La precisazione è arrivata con la sentenza n. 45924 del 9 dicembre 2011, nella quale la Cassazione con dovizia di particolari ha spiegato che sputare può configurare il reato previsto dall'articolo 639 del Codice Penale, che riguarda il deturpamento e imbrattamento di cose altrui, quando gli sputi sono intenzionali e finalizzati a imbrattare un determinato bene di altri.

lunedì 5 dicembre 2011

Come cambierà il trattamento dei dati personali su Facebook?


Nei giorni in cui si parla molto intorno ad una possibile quotazione in borsa di Facebook a partire dal prossimo gennaio, arriva la importante notizia che il più famoso social network ha concluso una bozza di accordo sulla gestione dei dati personali degli utenti (già 800 milioni nel mondo di cui 21 sono italiani) con la antitrust americana, la Ftc (Federal and trade commission). Il fenomeno dei social network è sempre più diffuso e il principale problema che esso pone dal punto di vista del diritto è proprio la tutela della privacy, diritto fondamentale degli utenti che spesso viene sacrificato ingiustamente.