martedì 31 luglio 2012

Riflessioni sull'arbitrato giuslavoristico

La riforma del lavoro in Italia,su cui tanto si discute negli ultimi mesi, ha il macro obiettivo di rispondere a molte esigenze imminenti, tra cui quella di creare un nuovo assetto normativoorientato verso una prospettiva di crescita al fine di realizzare un mercatodel lavoro dinamico, flessibile e inclusivo. La riforma, così come è stataapprovata in Parlamento lo scorso 27 giugno, mira a ridistribuire più equamentele tutele dell’impiego. A questi fini si è previsto di modificare la disciplinadel licenziamento individuale con la previsione di un procedimento giudiziariospecifico per accelerare i tempi di risoluzione delle liti; rendere piùefficiente l’assetto degli ammortizzatori sociali; contrastare gli abusisull'utilizzo alcuni istituti contrattuali (es. ore di ferie, straordinari,permessi, ecc…) con evasione degli obblighi contributivi e fiscali; instaurarerapporti di lavoro più stabili, con rilievo prioritario al lavoro subordinato atempo indeterminato (forma comune di rapporto di lavoro); valorizzarel’apprendistato per l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, promuovere lamaggiore inclusione delle donne e dei lavoratori ultracinquantenni nella vitaeconomica.

venerdì 20 luglio 2012

DIGITPA e le patenti intelligenti

Chi si ricorda la storiella della cicala e della formica alzi la mano.
Banale.
Mi viene in mente anche un’altra fiaba: parla di un sindaco che chiamò un famoso pifferaio per disinfestare la città dagli odiosi topi che gettavano il panico tra gli abitanti del piccolo borgo. Il sindaco decise poi di non corrispondere la somma pattuita al pifferaio per il suo lavoro e questo si vendicò.
Chi indovina il titolo vince un mappamondo.
Il punto è: perché non pagare il pifferaio? Quei soldi sarebbero stati ben spesi, visto che era indispensabile liberare la città dal rischio di epidemia. Fosse anche stata una “spesa pazza”, era necessaria.
C’è un’altra storia che vorrei farvi conoscere.

DigitPA è stato istituito dal d.lgs 30 giugno 2003 n. 196 art 176, all’interno del Codice della protezione dei dati personali. Si tratta di un ente pubblico non economico ed è quindi essenzialmente inserito in quelle strutture burocratiche che agiscono attraverso atti giuridici, si avvalgono delle entrate tributarie ed operano nei confronti dei terzi privati prevalentemente con provvedimenti amministrativi.

lunedì 16 luglio 2012

La nostra intervista ad AcademicInsight

Abbiamo recentemente risposto ad una interessante intervista da parte di "Academicinsight", blog nato dalla brillante inziativa del suo amministratore Gherardo Liguori, anch'egli studente di giurisprudenza.Gli abbiamo chiesto, di scriverci in poche righe di cosa si occupi il suo blog.

"Academicinsight è un "contenitore" di esperienze: da quelle universitarie extracurriculari (MOOT, Themis, MUN, Summer law school, etc. ), ad interviste a professionisti (75 di avvocati) e informazioni su associazioni studentesche (AIESEC, ELSA, Bocconi legal papers, BS.hive (startup), Jeme e Women in Business) che offrono stage o comunque possibilità di mettere in pratica lo studio teorico. Prossimamente saranno pubblicate anche collaborazioni e idee per la tesi. Tutto questo per arricchire sia il proprio CV sia la propria personalità e collegare il mondo universitario al mondo del lavoro!

lunedì 9 luglio 2012

Estorsione o minaccia: il disvalore dei reati dipende dalla sussistenza del profitto ingiusto

Partendo da una sentenza in data gennaio 2001 della Cassazione penale, numero 9348, vogliamo evidenziare quali difficoltà comporti la qualificazione giuridica di un fatto, di un comportamento umano. Nel caso concreto si discute se una determinata minaccia, effettuata con il mezzo aggressivo della pistola, da parte di un uomo nei confronti di una donna, nella specie una prostituta, integri il reato di estorsione o quello di minaccia.


Articolo 629, codice penale. Estorsione
c.1 Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 516 a euro 2.065.

Articolo 612, codice penale. Minaccia.
c.1 Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 51. 
c.2 Se la minaccia è grave... la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d'ufficio.

Secondo la pubblica accusa essendo ravvisabile l'ingiusto profitto il reato da contestare è estorsione aggravata. La donna infatti, dopo esserle stata puntata contro la pistola, ha cessato di chiedere il pagamento della propria prestazione sessuale e l'indagato (in questo caso cliente) ha così evitato il pagamento della somma di denaro che la prostituta gli aveva chiesto. Secondo i giudici di merito e i giudici di legittimità l'ipotesi accusatoria è invece minaccia aggravata, con una evidente derubricazione del fatto, come si evince le cornici edittali di pena dei rispettivi reati.