lunedì 28 maggio 2012

Mafia, prestanomi e riciclaggio: immissione di capitali illeciti nel mercato


Capita spesso sui giornali di leggere notizie di imprenditori indagati per essere prestanomi di organizzazioni mafiose ed, in quanto tali, accusati di finanziare le loro imprese con proventi derivanti da attività delittuose. Ci si chiede come funzioni questo meccanismo di finzione e perché se una attività di per sé lecita (ad esempio quella di una clinica sanitaria privata) se finanziata con soldi “sporchi” diventi, per questo unico motivo, illecita. Ovviamente essendo consapevoli delle numerose imprecisioni che commetteremo lungo la strada nonché delle peculiarità dei vastissimi esempi di casi concreti che impediscono di fornire una categorizzazione generale certa e assoluta del fenomeno, ci interessa affrontare questo argomento.

mercoledì 16 maggio 2012

Il multiculturalismo e la necessità del calamaio del legislatore

"Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro possibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra." (Gen. 11, 1-9)

lunedì 7 maggio 2012

Il licenziamento per giusta causa è legittimo quando il dipendente è stato trovato in possesso di hashish

Con la sentenza n.6498/2012 del 26 aprile scorso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso di Unicredit Banca, ha dichiarato legittimo il licenziamento intimato dall'azienda ad un proprio funzionario per essere stato fermato e trovato in possesso di hashish dopo un controllo notturno delle forze dell’ordine. 
Il lavoratore aveva impugnato il licenziamento della banca, ma si è visto parte soccombente in primo grado davanti al Tribunale di Nuoro. In Appello a Sassari ha invece vinto la causa ottenendo anche la reintegrazione sul posto di lavoro allo sportello bancario. La Corte di secondo grado ha ritenuto eccessiva la sanzione del recesso del datore dal contratto di lavoro perché, seppure “la detenzione di sostanze stupefacenti non va condivisa”, una cosa è l’"uso personale" ed altra è lo "spaccio".

mercoledì 2 maggio 2012

Class action contro la Nutella: Ferrero condannata al risarcimento dei consumatori americani


Sempre per rimanere nel tema del nostro precedente articolo, riguardante le differenze tra la class action "all'americana" e quella italiana, ci interessiamo del recente caso riportato su molti giornali di una class action proposta da una madre americana contro la Nutella Inc., filiale statunitense della multinazionale italiana Ferrero, e da lei vinta con l'ottenimento di un risarcimento di 3 milioni di euro.