venerdì 28 gennaio 2011

La letteratura portavoce della dinamicità del "diritto"

Come può la letteratura servirsi del diritto rendendolo soggetto di un racconto, di un libro, di un testo teatrale o di una commedia?


Riprendendo il filo interrotto in un precedente articolo del blog, "La legge è un'opera of speaking and writing", in cui si è affrontato il tema della presenza dello stile letterario e della narrativa nel diritto, nei suoi atti giuridici e nelle menti dei giuristi, voglio ora parlare della situazione antitetica: la presenza del diritto nella letteratura.
L'approccio a questo tema ha come punto di partenza il testo narrativo. L'interesse millenario della letteratura nei confronti di tematiche giuridiche (avvocati, processi, indagini istruttorie, procedure, precedenti, codici e leggi) è davanti agli occhi di tutti. E gli esempi a riguardo sono molteplici.
L'insigne docente londinese di diritto John H. Wigmore è stato il primo, nel 1908, a individuare i diversi modi in cui il romanzo utilizza le tematiche giuridiche. Più di recente gli studiosi Weisberg e Kretschman hanno individuato più precisamente le quattro seguenti categorie:

lunedì 24 gennaio 2011

La legge è un'opera "of speaking and writing"

Gli studi interdisciplinari sul diritto e la letteratura negli ultimi decenni hanno portato alla nascita di un vero e proprio movimento globale: The Law and Literature movement. 
Si tratta di un progetto che si attua nella lettura comparata (ossia parallela) di testi letterari e giuridici,  confrontandoli per carpire le prospettive che offrono gli uni e gli altri e per conoscere ciò che si dice di noi stessi e della società in cui viviamo.
Ci troviamo di fronte a due sfere culturali eterogenee. Eppure ciò che legittima  l'approccio comparatistico a questi due ambiti apparentemente lontani è il loro comune interesse per i problemi del linguaggio: entrambi cercano infatti, attraverso quest'ultimo, di dare una forma alla realtà e si trovano a dover affrontare gli ostacoli di struttura, retorica, ambiguità, interpretazione e ricerca del significato come veicolato dai segni linguistici.

giovedì 20 gennaio 2011

Il labile confine tra esercizio e abuso del diritto: l'abogado Koller

Il diritto della Unione Europea è ricco di principi e regole che attribuiscono numerosi diritti ai i singoli individui, persone fisiche.
Uno di questi è il diritto alla libertà di stabilimento ossia, in breve, la facoltà, per chiunque sia cittadino dell' Unione ed eserciti una attività professionale autonoma in uno Stato membro di "prendere su tutto" e spostarsi in un altro paese membro nel quale continuare ad esercitare la medesima attività economica o iniziarne una nuova alle stesse condizioni dei cittadini del paese di arrivo. 

domenica 16 gennaio 2011

Ultimissimo Report sulla pena di morte negli U.S.A.

Gli Stati Uniti d'America si trovano a dover fronteggiare all'interno dei loro confini una profonda crisi dell'occupazione nel lavoro, un fenomeno non isolato che li accumuna a molti altri Paesi in questo preciso momento storico. L'argomento su cui vogliamo però concentrare l'attenzione in questo articolo riguarda una "disoccupazione" un po' particolare, di una categoria minoritaria di lavoratori americani.
Ebbene negli USA c'è sempre meno lavoro per i "boia di Stato". Questo perchè nel 2010 la pena di morte è stata applicata negli Stati federali meno che negli anni precedenti: 46 esecuzioni, contro le 85 del 2000.

mercoledì 12 gennaio 2011

Dalla Costituzione a J.F.Kennedy

La produzione delle leggi, da parte del Parlamento, e degli atti aventi forza di legge (decreto legge e decreto legislativo), da parte del Governo,  avviene di norma per integrare e specificare gli articoli della Costituzione che si limitano ad evidenziare i principi fondamentali di una comunità e del suo ordinamento giuridico. Essi infatti abbisognano di volta in volta di essere dotati di una effettività concreta e di aggiornamento in virtù dei mutamenti storici e sociali. Questo avviene proprio tramite le nuove leggi.
Tra i più importanti articoli della nostra Costituzione ci soffermiamo, qui di seguito, su quelli che enunciano il diritto all'istruzione, l'obbligatorietà e gratuità della scuola, il sostegno per le capacità e i meriti. 

sabato 8 gennaio 2011

Preferenze localistiche: discriminazioni d'oltreoceano

San Francisco, la città delle rivoluzioni studentesche e politiche, dell'avanguardia e della modernità tecnologica, dell'amore universale e dei poeti maledetti, "si oppone" ai non residenti.
Dal giorno della vigilia di Natale, a causa di una delibera del consiglio comunale, nella città geograficamente e politicamente più a sinistra degli Stati Uniti per chi non è residente trovare un impiego è diventato durissimo: il 50% di tutti gli appalti pubblici e di tutti i posti di lavoro nelle amministrazioni dovranno d'ora in poi essere riservati ai residenti che pagano le tasse locali. Fino all'antivigilia di Natale la quota era soltanto il 20%.
San Francisco non è la prima città americana a istituire le quote dei residenti, molte altre contee - le "nostre" province - e città vogliono che i contribuiti fiscali tornino a loro.

martedì 4 gennaio 2011

Lodo Alfano come immunità?

Nel dibattito politico sentiamo parlare continuamente di "riforma della giustizia", in questo contesto rimane sempre attuale il tentativo di inserire il c.d. Lodo Alfano tra i provvedimenti da adottare. 
Ponendoci quali estranei al dibattito sulla opportunità politica di questa iniziativa vorrei brevemente evidenziare due aspetti di questa possibile riforma e lo farò rispondendo ad altrettante domande.
Innanzi tutto ci chiediamo: cosa è il lodo Alfano dal punto di vista del diritto? 
E in secondo luogo: quale è il problema, prettamente giuridico, che fino ad ora si è frapposto fra il testo della legge e la sua costituzionalità?