martedì 27 dicembre 2011

L'Unione Europea non più complice della pena di morte

Nonostante le numerose e continue azioni diplomatiche degli Stati e delle organizzazioni non governative trasversalmente presenti in ogni continente volte al debellamento della pena di morte nel mondo, questa continua a far uccidere con percentuali elevate. In altri articoli del blog abbiamo più volte ricordato la paradossale contraddizione di questa scelta legislativa, che appunto molti ordinamenti giuridici si rifiutano di espungere dai loro codici. E dati gli scarsi risultati delle petizioni rivolte direttamente a questi governi, Stati Uniti in testa, si stanno mettendo in pratica soluzioni indirettamente influenti e che ben possono mitigare la pratica della pena di morte. 
La Commissione europea ha infatti finalmente accolto una richiesta da tempo presentata dalle principali associazioni mondiali per la difesa dei diritti umani e ha imposto nuove e più restrittive regole per l’esportazione di farmaci e composti farmaceutici usati nelle iniezioni letali per uccidere i condannati a morte.
In base alle nuove regole, le aziende che producono questi composti, per ottenere una licenza di esportazione, devono prima assicurarsi e documentare che i loro prodotti non verranno usati per portare a termine le esecuzioni capitali. Primo effetto della decisione della Commissione sarà con ogni probabilità un rallentamento delle esecuzioni negli Usa, che hanno scorte molto limitate dei prodotti usati per porle in essere.
Il primo farmaco a essere colpito dalle nuove regole è il c.d. Pentotal, una variante dei barbiturici che viene usato ad alti dosaggi per le anestesie generali ospedaliere, ma anche come prima iniezione per indurre una specie di coma nel condannato, prima che altre due sostanze vengano iniettate per uccidere la persona a quel punto incosciente; tutto ciò si attua affinché l’esecuzione non comporti dolore al condannato.
Nei documenti resi pubblici da un’organizzazione non governativa si è scoperto che l’Italia è uno dei principali produttori mondiali di Pentotal, grazie allo stabilimento della Hospira – una casa farmaceutica che ha dismesso la produzione negli Usa – in provincia di Milano, a Liscate. Alla fine dello scorso anno la filiale Hospira di Liscate, era stata al centro di una campagna lanciata da Nessuno Tocchi Caino (una lega internazionale per l'abolizione della pena di morte nel mondo) per sospendere l’esportazione di Pentotal negli Usa. Alla protesta tuttavia non conseguì nessuna intenzione di sospendere l’esportazione perché nessuna legge, né italiana né europea, la vietava. Con la nuova decisione della Commissione europea non c’è ancora un divieto puro e semplice ma sicuramente l’esportazione per scopi che non siano esclusivamente medici diventa più difficile, auspicando che gli Stati membri dell’Unione europea smettano di essere cosi complici indiretti e promotori di questa turpe pratica.

Due articoli collegati sulla pena di morte inerenti all'associazione nessuno tocchi caino e il paradosso della pena di morte: 10 ottobre: Giornata mondiale contro la pena di morte e Beccaria e il paradosso della volontà di uccidere

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