Gli Stati Uniti d'America si trovano a dover fronteggiare all'interno dei loro confini una profonda crisi dell'occupazione nel lavoro, un fenomeno non isolato che li accumuna a molti altri Paesi in questo preciso momento storico. L'argomento su cui vogliamo però concentrare l'attenzione in questo articolo riguarda una "disoccupazione" un po' particolare, di una categoria minoritaria di lavoratori americani.
Ebbene negli USA c'è sempre meno lavoro per i "boia di Stato". Questo perchè nel 2010 la pena di morte è stata applicata negli Stati federali meno che negli anni precedenti: 46 esecuzioni, contro le 85 del 2000.
Death Penalty Statistics 2010 2009 2000
Death Penalty Statistics 2010 2009 2000
Executions 46 52 85
Dati presi da un rapporto di un'organizzazione non governativa americana, il Death Penalty Information Center, che ha pubblicato i risultati di un suo recentissimo studio: "THE DEATH PENALTY IN 2010:YEAR END REPORT" .
Un rapporto questo che lascia finalmente spazio alla speranza che i patiboli prima o poi vadano in pensione anche in Usa.
Executions Since 1976 1,234
Texas 464
Virginia 108
Oklahoma 94Persino il Texas, che resta lo Stato carnefice più attivo, ha giustiziato di meno e ha emesso un numero inferiori di sentenze capitali.
Riporto, di seguito, l'incipit del rapporto:
"The death penalty continued to be mired in conflict in 2010, as states grappled with an ongoing controversy over lethal injections, the high cost of capital punishment, and increasing public sentiment in favor of alternative sentences"(la pena di morte continua a impantanarsi nelle discussioni nel 2010, poichè gli stati sono alle prese con una perenne controversia sull'iniezione letale, gli alti costi della pena capitale, l'opinione pubblica sempre più favorevole a soluzioni alternative).
A spingere nell’angolo la "cultura della morte per mano dello Stato" c’è, quindi, la controversia sull’iniezione letale, l'opinione pubblica sempre più favorevole a soluzioni alternative, ma anche, e soprattutto, i costi sempre più alti di questa pena, che mettono in ginocchio gli apparati giudiziari. Ad esempio un recente studio ha scoperto che la pena di morte in North Carolina costa 2,16 milioni di dollari per esecuzione. Su base nazionale, queste cifre si traducono in un costo extra di più di un miliardo di dollari. L'eliminazione della pena di morte risulterebbe un netto risparmio per lo Stato federale e per i governi locali sul bilancio annuale. In autunno l'American Law Institute, un istituto giuridico molto influente composto da oltre quattromila membri tra giudici, avvocati e professori universitari, ha definito ufficialmente il sistema stesso “un fallimento” e ne ha preso le distanze.
Una eventuale soluzione abolizionista deriverebbe probabilmente in gran parte da mere valutazioni economiche, ma non per questo di poco conto affinchè si proceda su tale strada.
Rispetto agli Stati Uniti nel nostro ordinamento è con la Costituzione del 1948 che si arriva a sancire l'abolizione definitiva della pena di morte. Il testo dell'articolo 27 c.4 recitava:
"non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra".
Se leggiamo oggi la norma la troviamo diversa. Nel 2007 fu approvata infatti una legge costituzionale che modificò il comma, eliminando le parole "se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra". Con tale riforma fu introdotto quindi il divieto normativo assoluto di utilizzare la pena di morte nell'ordinamento penale italiano.
I motivi che possono in un determinato Paese spingere i legislatori ad abolire la pena di morte sono indifferenti, siano essi sociali, morali o economici. La necessità che al più presto si ponga fine a questo fenomeno giustifica qualsiasi soluzione positiva per il suo raggiungimento.
Qui il testo di tutto il Rapporto dell'organizzazione non governativa Death Penalty Information Center.
Avevamo già parlato di pena di morte in questo blog in due post.
Ne "I numeri della pena di morte" diamo uno sguardo ai dati statistici delle esecuzioni nei veri paesi del mondo, oltre gli USA.
Il paradosso della pena di morte ex lege nelle democrazie odierne: Beccaria e il paradosso della volontà di uccidere
Per chi volesse informazioni sul metodo brutale della lapidazione può andare QUI
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