domenica 12 settembre 2010

L'ambiguità della sovranità

Cosa ci colpisce di un episodio di cronaca? Tutto può essere interessante, dalla specialità della sua vicenda all'anormalità dei comportamenti umani, ma in particolar modo la sua genesi, il carattere dei personaggi e il movente dell'azione. Cattura di più la storia di un caso piuttosto della fredda struttura o della concreta esecuzione. Ci si interroga sul perchè si sia agito in quel modo, cosa abbia fatto scatutire tanto odio o passione o ira e quali siano i "veri" retroscena.
Sono gli stessi interpreti del diritto, insieme a chi indaga sulla materialità dei fatti, a mettere in evidenza gli elementi importanti di un fatto, a scoprire il suo principio, a dare un senso al concatenamento degli eventi del caso in modo da ricostruirne la storia...e la storia è narrativa. Tutti, anche i non addetti ai lavori possono immaginare interpretazioni lasciandosi coinvolgere, per esempio, dallo strano episodio dell'assassinio di un re e del figlio che, erede legittimo, perde la corona e, di conseguenza, la successione al trono perchè la madre sposa l'assassino? Shakespeare volle proprio raccontare questa intricata e oscura tragedia nella quale diritto e letteratura si intrecciano seguendo il filo conduttore degli atti teatrali sul palcoscenico. Amleto fu studiato e analizzato da numerosi esperti del diritto, che da esso partirono per ricostruire nozioni di sovranità e di legalità. E' possibile trarre da un testo letterario  concetti giuridici? Come può un assassino, amante della regina, uccidere il sovrano e divertare il principe consorte? Quale regola successoria sorregge questo passaggio? Viene cosi legittimato il crimine?  Amleto deve vendicare il padre. Per farlo non uccide nè la madre, nè l'amante-assassino, bensì agisce sulla sua personalità e diventa un folle. La sua pazzia è una finzione solo per raggiungere la verità, e nonostante abbia il diritto dalla sua parte è costretto a tramare per interpretare gli altri e sè stesso.
Il protagonista si trova, riprendendo il giurista e filosofo Carl Schmitt, in uno stato di eccezione. Questo studioso tratta delle differenze tra legalità e legittimità e correla strettamente la sovranità con lo stato di eccezione: "Sovrano è chi decide sullo stato di eccezione". Questo stato si contrappone allo stato di diritto, perché si configura come una situazione in cui il diritto è sospeso. E' una sospensione del diritto paradossalmente legalizzata (un ius-stitium che è differente dalla dittatura). E' innegabile come questo stato d'eccezione sia molto diffuso nella realtà di oggi.

Per un articolo in cui si riprende il tema dello stato d'eccezione spostando l'accento sul rapporto tra governo e consenso democratico: Ripudio dei propri governi 

Collegamento ad un articolo sul mito e sui poemi omerici prodromici di molti concetti giuridici moderni: La colpevolezza nell'Iliade e nell'Odissea

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