Diritto: parola che, fin dalle sue origini latine, rimanda al concetto di linea, righello, misura; e da qui anche al concetto di giusto. La linea del diritto nasce dal solco dell’aratro usato per disegnare il perimetro di Roma nel 753 aC, quello che fu il solco primigenio dell’urbs.
Un perimetro immaginario, poi diventato concreto, un solco per nulla insignificante, per delimitare, definire quel che è mio o tuo, quello che si può fare e cosa non si deve oltrepassare, per creare città, nuclei organizzati e i prodromi delle società. Da lì in poi iniziarono ad usarsi fossati e mura o confini naturali, come fiumi e catene montuose; a volte anche righelli per delineare su fogli bianchi le spartizioni del mondo sconosciuto. Le terre conquistate erano considerate "res nullius", cose di nessuno e per questo "conquistabili" con squadra e righello da parte dell'uomo bianco dall'alto della sua presunta superiorità. Dentro a questi vari tipi di confini o linee si c'è il nostro diritto, fuori esso è assente.
Romolo nella legenda uccide Remo: un fratricidio lecito perché, con atto nefasto, cioè contro la giustizia e il diritto, Remo ha oltrepassato la linea tracciata per dividere il territorio occupato dal fratello. Inizia così la storia del diritto e prosegue nella letteratura fino ai best seller dei giorni nostri...Un perimetro immaginario, poi diventato concreto, un solco per nulla insignificante, per delimitare, definire quel che è mio o tuo, quello che si può fare e cosa non si deve oltrepassare, per creare città, nuclei organizzati e i prodromi delle società. Da lì in poi iniziarono ad usarsi fossati e mura o confini naturali, come fiumi e catene montuose; a volte anche righelli per delineare su fogli bianchi le spartizioni del mondo sconosciuto. Le terre conquistate erano considerate "res nullius", cose di nessuno e per questo "conquistabili" con squadra e righello da parte dell'uomo bianco dall'alto della sua presunta superiorità. Dentro a questi vari tipi di confini o linee si c'è il nostro diritto, fuori esso è assente.
Leggenda deriva anch'essa dal latino legenda e vuol dire "ciò che deve essere letto". E' un racconto, un mito che appartiene alla tradizione orale, ma non per questo non degna di ricordarci le prime forme della legge.
"Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell’ira, l’avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: «Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura». In questo modo Romolo s’impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore." Livio, I, 7
Per un collegamento vedi anche:"terre di nessuno: luoghi di esportazione"
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