domenica 12 settembre 2010

Arrestare il Buddha di pietra

Non solo in "occidente" ci si imbatte in esempi di diritto trattato in letteratura. 
Nonostante descriva e rappresenti un'esperienza lontana dalla nostra concezione filosofica e dal nostro atteggiamento nell'affrontare eventuali problemi che ci si pongono di fronte, "Arrestare il Buddha di pietra" permette di assaggiare, leggendola, un pò di "diritto alla orientale"...
Inserita in una raccolta curata e tradotta da Nyogen Senzaki e Paul Reps, "101 storie Zen" (pubblicata già nel 1939), questa storiella fà sorridere per la sua elementarietà ed efficacia nell'affrontare un problema giuridico molto comune con disarmante semplicità.
Propongo di seguito la storia e lascio che ciascuno la interpreti da sè.

Per sottrarsi al gran caldo, un mercante che portava sulle spalle cinquanta pezze di cotone si fermò a riposare sotto una tettoia dove c'era un grande Buddha di pietra. Là fu vinto dal sonno, e al suo risveglio scoprì che la sua merce era sparita. Immediatamente andò a denunciare il fatto alla polizia.
Un giudice chiamato O-oka aprì l'istruttoria per indagare. "La merce deve averla rubata quel Buddha di pietra" concluse il giudice. "Dovrebbe prendersi a cuore il benessere della gente, ma non ha fatto il suo sacro dovere. Arrestatelo"
La polizia arrestò il Buddha di pietra e lo portò in tribunale. Dietro alla statua faceva ressa una gran folla rumorosa, incuriosita di sapere che specie di condanna avrebbe pronunciato il giudice.
Quando O-oka andò al suo scanno, redarguì aspramente il pubblico tumultuoso. "Con che diritto vi presentate in tribunale ridendo e schiamazzando in questo modo? E' un vero atto di vilipendio della corte, ed è un reato che va punito con la multa e l'arresto".
Tutti si affrettarono a scusarsi. "Devo condannarvi a pagare una ammenda," disse il giudice "ma sono disposto a condonarvela se entro tre giorni ognuno di voi porterà in tribunale una pezza di cotone. Chi non lo farà sarà arrestato".
Tra le pezze che la gente portò in tribunale, il mercante riconobbe subito una di quelle che gli erano state rubate, e così il ladro fu smascherato. Il mercante recuperò la sua merce e le altre pezze furono restituite a chi le aveva portate.

Collegamento ad un articolo del blog sulla poesia giapponese e i racconti zen come modelli da seguire per un nuovo modo di legiferare: Per fare una legge prendere esempio dagli haiku giapponesi

Se vi è piaciuto l'articolo non dimenticate di sottoscrivere il Feed di Leggendoci per rimanere aggiornati sul nostro blog!

Indiero alla pagina Law & Literature

Nessun commento:

Posta un commento