La lotta all'evasione in Italia è sempre al centro dell'informazione mediatica e, sembrerebbe negli ultimi tempi, anche dell'agenda politica del Governo. In questi giorni sono molti i temi di cui si discute riguardanti nello specifico le entrate tributarie. Da un lato la battaglia dell'opinione pubblica contro l'eccessiva pressione fiscale che si è raggiunta nel nostro paese (con tributi pagati mediamente dai "soliti" onesti) e, di risposta a queste istanze, la proposta del Governo di creazione di un fondo permanente dove confluiscano i proventi della lotta all'evasione in modo che possano essere utilizzati, successivamente, per allentare le morse del fisco. Dall'altro lato, proprio con riferimento ad una accentuazione della lotta contro gli evasori, il prossimo 30 Aprile sarà una data importante: sarà infatti il giorno in cui le norme sullo Spesometro pensate e approvate lo scorso anno giungeranno ad una prima applicazione pratica con l'obbligo per i commercianti di comunicare al Fisco i dati degli acquirenti per tutte le vendite di importo superiore ai 3600 euro effettuate negli ultimi sei mesi del 2011. Dati che serviranno per controllare, in modo comunque estremamente garantistico per il contribuente, chi dichiara meno dell'effettivo tenore di vita.
Proprio ieri è stata approvata la delega fiscale, dal Consiglio dei Ministri, la quale ha come contenuti pregnanti una razionalizzazione delle agevolazioni (deduzioni e detrazioni, ma senza toccare quelle previste per le fasce più deboli della popolazione) e l'attesa riforma del catasto per gli immobili. Non ci sono nè potranno esserci nel breve futuro, secondo esponenti del Governo, abolizioni di tasse (si parlava dell'Irap). Nella dellega non è ancora però previsto il fondo per gli sgravi fiscali, poichè la misura che doveva finanziare il calo delle tasse con il gettito della lotta all'evasione fiscale non rientra nella versione attuale del ddl nonostante rimanga uno dei primi tra i prossimi obiettivi del governo. La delega verrà attuata a parità di gettito e quindi non si attende alcun aumento di pressione fiscale.
Proprio ieri è stata approvata la delega fiscale, dal Consiglio dei Ministri, la quale ha come contenuti pregnanti una razionalizzazione delle agevolazioni (deduzioni e detrazioni, ma senza toccare quelle previste per le fasce più deboli della popolazione) e l'attesa riforma del catasto per gli immobili. Non ci sono nè potranno esserci nel breve futuro, secondo esponenti del Governo, abolizioni di tasse (si parlava dell'Irap). Nella dellega non è ancora però previsto il fondo per gli sgravi fiscali, poichè la misura che doveva finanziare il calo delle tasse con il gettito della lotta all'evasione fiscale non rientra nella versione attuale del ddl nonostante rimanga uno dei primi tra i prossimi obiettivi del governo. La delega verrà attuata a parità di gettito e quindi non si attende alcun aumento di pressione fiscale.
Sullo sfondo di tutto questo si colloca, molto forte, il monito del Presidente Giorgio Napolitano che, nei giorni scorsi, aveva incitato alla lotta contro gli evasori esprimendo il concetto per cui "l'evasione e l'abuso edilizio non sono associabili al concetto di Italia".
Delineato il contesto delle novità attuali mi sembrava interessante mettere in evidenza i risultati di un Report pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze riguardante uno studio comparato sulle maggiori entrate tributarie conseguite da vari paesi europei rispetto a quelle ottenute nello stesso periodo dell'anno precedente.
Il periodo di riferimento sono i primi due mesi di quest'anno (Gennaio/Febbraio 2012) e i dati utilizzati per il calcolo delle variazioni tendenziali del gettito tributario complessivo sono forniti dalle stesse amministrazioni finanziarie dei vari Paesi attraverso "Bollettini mensili".
Lo scopo del Report è di fornire informazioni tempestive e comparative sulle variazioni in generale del gettito tributario, l'obiettivo non è quello di fare paragoni (le imposte, così come i sistemi di riscossione, sono differenti da paese a paese e bisognerebbe attuare delle riclassificazioni per poterli confrontare in valore assoluto), ma si vuole confrontare coerentemente i differenti tassi di variazione tendenziale tra i Paesi, ossia di avere un primo quadro di insieme.
Il Paese con il maggior incremento di entrate è stato l'Irlanda (+21,8%) mentre al secondo posto si colloca la Francia (+10,2%). La Germania, terza, ottiene un (+5,4%). L'Italia, con un dato positivo di +4,0 %, si colloca in una posizione decisamente migliore di Spagna e Portogallo i cui saldi, negativi, sono, rispettivamente, del -8,4% e -5,3%.
L'anali si concentra poi sui singoli Stati esteri evidenziando in sintesi i motivi dell' incremento/flessione delle entrate fiscali per lo Stato.
Sarà interessante seguire questi dati anche nei prossimi mesi per capire se i sacrifici chiesti agli italiani siano in linea, prima, con i risultati ottenuti e, poi, con i sacrifici richiesti ai cittadini di altri paesi dell'Unione Europea che si trovano in una condizione simile alla nostra.
Collegamento ad un articolo del blog inerente proprio allo Spesometro: dimmi quanto spendi e scoprirò se dichiari il giusto.
Collegamento ad un articolo del blog inerente proprio allo Spesometro: dimmi quanto spendi e scoprirò se dichiari il giusto.
Altro articolo interessante sul tema è Il nuovo Reddittometro contro l'evasione fiscale.
Per il link ad un articolo de il Sole 24 Ore che spiega in modo esaustivo quali siano le novità apportate dello spesometro per il 30 Aprile potete andare QUI
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