Capita spesso sui giornali di leggere
notizie di imprenditori indagati per essere prestanomi di
organizzazioni mafiose ed, in quanto tali, accusati di
finanziare le loro imprese con proventi derivanti da attività
delittuose. Ci si chiede come funzioni questo meccanismo di finzione
e perché se una attività di per sé lecita (ad esempio quella di
una clinica sanitaria privata) se finanziata con soldi “sporchi”
diventi, per questo unico motivo, illecita. Ovviamente essendo
consapevoli delle numerose imprecisioni che commetteremo lungo la
strada nonché delle peculiarità dei vastissimi esempi di casi
concreti che impediscono di fornire una categorizzazione generale
certa e assoluta del fenomeno, ci interessa affrontare questo
argomento.
Il punto di partenza è, come ha
sottolineato spesso anche Roberto Saviano, che gli associati
per delinquere di stampo mafioso immettono i guadagni che hanno
ottenuto dalla commissione delle attività criminose su due livelli
differenti nel tessuto economico. Il primo è il livello illecito
ed un secondo è un livello
lecito. Questi, in realtà, non possono separarsi così
chiaramente nella realtà poiché spesso vi è una perfetta
commistione tra l'immissione di capitali nel mercato lecito e le
pressioni illecite per ottenere condizioni più favorevoli a tale
immissione. Proviamo a chiarificare con un esempio ciò che vogliamo
dire.
Il guadagno che la criminalità
organizzata ottiene dallo spaccio di droga viene in parte
reinvestito per procurarsi nuove sostanze stupefacenti da vendere
(immissione a livello illecito) e in altra parte (la maggiore, dato
che il guadagno può essere anche maggiore del 100% del prezzo di
acquisto) deve necessariamente trovare altri sbocchi sul mercato
“normale” (immissione a livello lecito). Sovente la criminalità
organizzata si serve di prestanomi per raggiungere questo scopo.
Questi sono soggetti che, all'apparenza estranei alla associazione
per delinquere nonché estranei alla criminalità in generale,
servendosi di tali capitali forniti dalla criminalità organizzata
stessa, compiono investimenti sul mercato immobiliare e mobiliare
oppure avviano attività commerciali o potenziano quelle che già
hanno.
Sono figure particolari di imprenditori
che compiono in nome proprio una attività che in realtà è
riferibile ad un diverso soggetto, che rimane, per così dire,
nell'ombra (e ciò può avvenire per svariati motivi, non per forza
illeciti); è quest'ultimo infatti che impartisce le direttive
per lo svolgimento della attività nonché, e sopratutto, fornisce
le risorse economiche per il suo svolgimento. E alla fine è il
c.d. imprenditore occulto che ottiene gli utili della
gestione.
Questa complessa figura giuridica
(interposizione fittizia di persona) è stata molto studiata e
discussa dalla dottrina e giurisprudenza che ne hanno fin da subito
evidenziato i rischi di eventuali aggiramenti di norme e controlli,
con la conseguente impunità dei reali responsabili dei comportamenti
illeciti o negligenti. E ciò non solo nel campo peculiare della
criminalità organizzata, si pensi ad esempio alla difficoltà di far
fallire, in caso di crisi dell'impresa e conseguente stato di
insolvenza della stessa, l'imprenditore occulto con il suo patrimonio
ingente in luogo de semplice prestanome di solito nullatenente.
Non bisogna pensare che questo schema
sia l'unico e valido per tutte le situazioni concrete in cui capitali
illeciti vengono immessi nel mercato lecito. Inoltre è da
evidenziare il fatto che il numero dei passaggi tra
imprenditore reale e prestanomi sono di solito numerosi ed
ulteriormente complicati dalla forma societaria tipica
della attività di impresa.
Tuttavia per le domande che ci eravamo
posti all'inizio questo schema è utilizzabile per rispondere alla
prima domanda: non sempre, ma spesso i soldi guadagnati da attività
mafiose entrano nel mercato lecito attraverso imprese gestite da
prestanomi. A riprova del fatto che questa è la strada maestra
seguita dalla criminalità organizzata vi è anche l'evolversi delle
metodologie investigative: queste sono oggi incentrate
maggiormente rispetto al passato proprio sullo scoprire i prestanomi
(magari individuati a seguito di una sospetta ampia disponibilità di
denaro) e colpire la mafia nelle sue attività e sostanze economiche.
La seconda domanda che ci siamo posti
era se, queste attività di impresa (ad esempio impresa edile o
sanitaria privata) finanziate da fondi illeciti siano di per se
stesse illecite e, se ciò è vero, perché? Sembra logico che tali
imprese siano inquadrabili nel novero di quelle
intrinsecamente illecite, ossia la cui attività sia
proiettata in modo specifico alla commissione di reati. E ciò
sia nell'ipotesi di esclusività del fine, sia nell'ipotesi di mera
prevalenza dello stesso. L'unico scopo di tali imprese è quello di
consentire o agevolare la commissione di reati.
Si pensi al caso di una società,
impresa edile, finanziata esclusivamente o prevalentemente con
proventi di attività criminose mafiose: la sua attività è
finalizzata, quanto meno, al reato di riciclaggio di denaro.
Riciclaggio secondo l'articolo
648–bis del Codice Penale: “Fuori dai casi di concorso nel
reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre
utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in
relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare
l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la
reclusione da 4 a 12 anni e con la multa da euro 1032 a euro 15.493.”
Come si può
leggere dalla norma, la nostra impresa o imprenditore prestanome che
finanzia la sua attività con soldi illeciti è finalizzata in modo,
quantomeno prevalente (se non esclusivo), a compiere operazioni che
ostacolano l'identificazione della provenienza delittuosa di tale
denaro e, per ciò stesso, tali imprese sono spesso intrinsecamente
illecite anche se, magari, non fanno esse parte della organizzazione
criminale vera propria ma operano al suo esterno.
Se vi è piaciuto l'articolo non dimenticate di aderire gratuitamente al feed di Leggendoci per rimanere sempre aggiornati sul nostro blog!
Indietro alla pagina Forse non sapevate che
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina